Vergognoso e spregevole razzismo in F1
Ma la manipolazione non è una novità, come abbiamo visto con le sofferenze di piloti come Barrichello sulla Ferrari contro Schumacher, Nelson sulla Williams contro Mansell, e ora sulla Ferrari del Milton Nero contro il Letret Bianco.
Fin dal suo arrivo in Ferrari, ho capito che sarebbe stato un Barrichello, preparando il terreno per un pilota bianco che sarebbe diventato campione, così che la Ferrari potesse vendere auto ai multimiliardari del mondo con l'immagine del Letret bianco e non di un pilota nero.
Ma i miei dubbi sono: a) se Milton avesse capito la strategia della Ferrari, oppure b) se gli ingegneri della Ferrari abbiano commesso un errore nel sottovalutare le capacità di Milton e adattare le auto allo stile di Letret – zero titoli mondiali, un genio bianco – cadendo nell'errore statistico di tipo 2, ovvero il test dell'ipotesi del falso positivo, in cui l'errore sembra vero.
In altre parole: il test indica un paziente sano negativo alla malattia nascosta, quindi hanno utilizzato i parametri di feedback dello scenario peggiore, in questo caso Letret, per parametrizzare gli assetti, la scelta peggiore, a causa del pregiudizio razziale e della nota arroganza della Ferrari che Schumacher è riuscito a domare dopo tre anni senza vittorie fino a quando non ha preso il controllo del progetto EnFerrari e ha così ottenuto cinque titoli con la vettura modellata sul suo stile di guida, con la calibrazione di Barrichello, inclusa la possibilità di scambiare le posizioni in pista tramite ordini in pit lane contro Barrichello.