La logica della strategia di guerra
Non farò la necessaria digressione per concettualizzare i termini logica e strategia, mi servirebbero 90 pagine.
La complessità della sovrapposizione tra logica militare e strategia militare ci porta direttamente al paradosso creato da Max Weber sull'etica della responsabilità e sull'etica della convinzione.
Il pensatore sociologico dice che il politico ha bisogno di un’etica della responsabilità che si scontra e sovverte l’etica della convinzione, perché una parte della società perderà e la maggioranza della società ne trarrà vantaggio, e molte misure impopolari e illogiche per la popolazione hanno bisogno del coraggio dei politici da assumere, ad esempio, punindo per tre anni la popolazione della città con opere che rendono la vita in quella strada un inferno, con buchi enormi, polvere, bloccando l'accesso per installare attrezzature urbane che renderanno la vita alla popolazione meglio, o meglio, con la metropolitana, l’acqua, le fognature, le tubature dei fiumi, i telefoni, l’elettricità, i cavi ottici, o anche la vaccinazione obbligatoria, i semafori, tutto questo dà fastidio e rende i governi disapprovati e odiati.
Il leader responsabile non sempre fa ciò che la maggioranza vuole e accetta, ma lo fa perché è necessario. Questa è l’etica della responsabilità, della riscossione delle tasse, del controllo e del mantenimento delle scuole organizzate e disciplinate, dell’alzarsi presto e del rispetto delle leggi, delle ordinanze e degli atteggiamenti municipali.
Il politico populista bonario preferisce la strada più facile della promiscuità e della demagogia, dei discorsi pieni di promesse e di facoltà.
La strategia delle due bombe atomiche fatte esplodere sulla testa dei giapponesi rientrava in una logica sinistra e perversa, ma, dalla logica della responsabilità, non sarà mai sostenuta nemmeno cento anni dopo.
L’attacco a sorpresa a Pearl Harbor da parte dei giapponesi e l’affondamento di centinaia di navi logistiche con camion, motori, componenti, pneumatici, dirette in Inghilterra da sommergibili U2 tedeschi nell’Oceano Atlantico rientrano nella stessa logica della sinistra strategia con cui si fa era inutile scoprire i piani segreti del nemico, i capi conoscevano in anticipo le azioni e non facevano nulla per impedirlo, si limitavano a ridurre discretamente i danni.
Se il nemico si rende conto che i suoi piani strategici sono trapelati, manipola la logica dell'avversario nel gioco del “so che lui sa che io so che lui sa”, secondo questa logica non ci sono mai stati prigionieri giapponesi a Mindanao, in Indonesia, nelle Filippine , Sipau, Okinawa, quindi le perdite militari americane contro i giapponesi furono una a una.
I giapponesi non si sono mai arresi.
Per utilizzare le informazioni segrete delle macchine di crittografia era necessario nascondere al nemico che avevano violato i loro codici, quindi non aveva senso violare i loro codici, il paradosso dell'informazione e della controinformazione.
Sapendo che i giapponesi non si arrendevano mai e che l’invasione di Okinawa costò l’affondamento e la perdita di oltre 800 navi americane e sottomarini della Marina americana, non c’era alternativa alle bombe atomiche.
Che tipo di logica strategica ha portato il presidente o dittatore Zelenskyj a scommettere sulla lotta contro la Russia con 6.500 testate nucleari?
Nenhum comentário:
Postar um comentário