Battere la verità

Roberto da Silva Rocha, professore universitario e politologo

Battere la verità

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La nuda verità ha bisogno di essere battuta, torturata, schiacciata e scossa per confessare le sue debolezze e mancanze.

Caso della filosofia, dove trovare la verità assoluta.

Kant, scrisse due opere opposte sulla ricerca della verità assoluta: "Critica della ragion pura" e "Critica della ragion pratica", la prima pensava a valori universali assoluti che sono perenni sulla linea del tempo, sempre inviolabili, la seconda era basata su una morale relativista, pesata dalla società, dalla linea del tempo.

L'epistemologia scientifica di Karl Popper e il suo metodo confutatorio basato sulla critica ipotetica deduttiva costringe il ricercatore a battere la sua verità e a torturarla finché non confessa le sue colpe, se non ottiene la confessione certamente lo farà il tempo.

Spesso i miei ex studenti - non insegno più regolarmente a causa del mio pensionamento - mi chiedono di registrare video e podcast audio. La generazione che odia decifrare simboli casuali ordinati in stringhe da rigide regole grammaticali e semantiche ha chiamato la lingua scritta.

Ascoltare non richiede la stessa capacità cognitiva della lettura, o guardare attraverso il video è un po' più facile, dopo che siamo stati socializzati a decifrare il linguaggio del cinema inventato dal geniale francese Lumiérè. 

Ma non è stato facile, i primi cinema avevano gli spiegatori per gli spettatori per capire la linea temporale del nuovo linguaggio, mescolando in modo asincrono passato, presente, futuro.

Così uno studente di un'altra classe e della nuova generazione mi chiese di spiegare il fenomeno dell'inflazione dei prezzi nell'economia, faceva parte di un seminario, e nessun libro di Google o di economia poteva soddisfare in parole e idee semplici questa comprensione cruciale.

Ho dato una risposta molto semplice e semplicistica, senza dover usare alcun modello di domanda e offerta, costo marginale, comportamento dei consumatori, e tanto meno parlare di mercato.

La mia convinzione è quella di decostruire l'idea di mercato; è difficile per un politologo, ammiratore della teoria dei giochi di Von Newman, credere in cose isoteriche come il libero arbitrio del consumatore, senza poter immaginare che nessuno cerchi di influenzare i prezzi per trarne vantaggio, e che la mano invisibile di Adam Smith, presumibilmente, corregga questa distorsione con grande naturalezza e automatismo meccanico organico.

L'inflazione è una malattia sociale, un tipo di disordine che si cura quando la società smette di cercare di ottenere vantaggi senza lavoro, senza produzione, senza sforzo.

Passando poi alla micoeconomia, portiamo nella categoria dei beni di domanda anelastica, che sono i prodotti e servizi che non hanno sostituti e che il consumatore non può sopravvivere senza di essi, sono questi prodotti che possono essere utilizzati da qualche agente economico senza scrupoli per iniziare un processo malato di inflazione.

Una volta iniziata la corsa dei prezzi verso l'alto, tutti corrono a compensare lo svantaggio, poi tutto il processo perde il controllo perché è asincrono, cioè ogni agente economico alza i prezzi in date diverse perché ha prodotti e servizi con maggiori o minori necessità e richieste del mercato, quelli di minore domanda e minori necessità di consumo sono i primi a soccombere, e i salari sono gli ultimi nella lista delle richieste da compensare con la corsa dell'inflazione.

Bingo!

Il segreto è l'asincronicità del disallineamento dei prezzi!

Lo stato non cerca di fermare l'inflazione perché le tasse sono indicizzate ai prezzi, più alto è il prezzo più tasse possono essere raccolte, quindi qualcosa deve disturbare lo stato e i venditori di beni a domanda anelastica per fermare l'inflazione.

L'inflazione inizia con prodotti insostituibili ed essenziali come: energia, acqua, medicine, sigarette e bevande alcoliche.

Bingo!

Quando il disallineamento produce scioperi nei trasporti, nell'assistenza ospedaliera e nella paralisi, il paradismo provoca in un primo momento l'elezione dei colpevoli visibili, - gli scioperanti -, e dopo molte vittime, rotture, arresti e delinquenze sociali, rivolte, lo Stato fa le uniche cose che possono fermare l'inflazione: aumento dei salari, e reindicizzazione nominale della moneta.

La domanda inevitabile è: come fermare l'inflazione?

Sappiamo come inizia, sappiamo come finisce. Sappiamo come farla finire. 

Se si aumentassero i salari all'inizio dell'inflazione gli agenti fermerebbero immediatamente l'intera catena del ciclo inflazionistico, ma questo sarebbe contro intuitivo, contro mercato, l'anello più debole della catena degli eventi inflazionistici sono i salariati. È così semplice. Sincronizzare i salari con i prezzi, nessuno guadagnerebbe dall'inflazione, cessa le ragioni per cui essa, l'inflazione, esiste.

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