domingo, 27 de outubro de 2024

Non c'è peccato

Non c'è peccato




Perché solo le religioni parlano di peccato?

Spetta al giudice parlare di delitti, delitti e delitti.

Non esiste reato senza una legge previa che lo stabilisca e lo definisca all'interno di una determinata giurisdizione.

Qual è il peccato? Sono descritti nei riti religiosi.

Qual è la giurisdizione del peccato? La chiesa, cioè l'associazione di credenti ammessi come seguaci o membri di una religione o di un credo.

Ad eccezione degli Stati Uniti, nessun paese processa persone per crimini o delitti al di fuori della sua giurisdizione territoriale e competenza legale.

Per dichiarare un peccato, così come per dichiarare un reato, un delitto o un delitto, è necessario prescrivere una norma che non può essere violata nell'ambito di una giurisdizione e riconoscere la competenza giuridica a giudicare e punire perseguendo l'imputato e sussumendo l'atto o fatto alle norme ed alle leggi vigenti, costituendo processo e sentenza o assoluzione, considerate le attenuanti e le aggravanti con il diritto di citazione dell'imputato, la difesa e l'accusa debitamente regolamentate.

Pertanto, peccato è la trasgressione a circa 800 regole dell'ebraismo, ovvero alle regole stabilite dall'associazione della chiesa alla quale il credente è subordinato e, nel caso di paesi in cui la religione è obbligatoria nel territorio legale della nazione, la violazione dell'obbligo religioso statuti costituisce peccato.

Non ho peccato.

Non sono mai stato punito dalla Federazione Tennis, non ho mai giocato a tennis; Non sono ancora stato sanzionato dalla FIA, non sono un pilota di Formula 1, la sua giurisdizione non mi arriva; Le persone al di fuori della religione sono considerate peccatori? Come può essere? Sono fuori dalle regole e non ne sono consapevoli perché sono fuori dalle giurisdizioni religiose!

Non faccio parte di alcun gruppo religioso al quale ho obblighi di seguirne gli statuti, pertanto, al di fuori della giurisdizione religiosa e quindi al di fuori dei paesi teocratici, non sono obbligato a conoscerne le leggi e gli statuti religiosi e spirituali.

Il peccato non esiste, quindi chi riconosce statuti religiosi ne subisce volontariamente le conseguenze finché rimane affiliato ad associazioni religiose, salvo statuti teocratici che violano il diritto di scelta, questo è stato quindi il motivo di tanta confusione sul peccato di Eva e di Adamo divenne universale, passando dalla persona di Eva a tutta la sua discendenza, per aver violato gli statuti del creatore nella leggenda biblica della Genesi, sebbene per Adamo ed Eva non esistesse alcuna religione, esistevano due leggi, solo due , nell'umanità: non mangiare i frutti di due alberi, e Adamo ed Eva violarono la metà di tutti e due gli statuti.

Solo per il popolo ebraico l'espiazione dei peccati mediante sacrifici animali e offerte fu introdotta nel Levitico, nessun altro al di fuori del giudaismo era costretto a farlo.

Come non ho partecipato alla decisione di Adamo ed Eva, così come gli aborigeni d'America non sapevano della proibizione o dell'esistenza di Eva, così come i pazzi e i bambini non erano a conoscenza delle leggi violate negli statuti, eppure erano puniti con la pena di morte annegando nel diluvio, salvando Noè e la sua piccola famiglia, perché sapevano cosa sarebbe successo dopo, forse avevano dei peccati, non lo sapremo mai, perché l'avvertimento era che tutti entrassero nell'arca e non era stato chiesto loro pentirsi dei propri peccati per entrare nell'arca per essere salvati solo se avessero creduto in Noè che aveva predetto o profetizzato il diluvio.

Roberto da Silva Rocha, professor universitário e cientista político

Nenhum comentário: