terça-feira, 24 de junho de 2025

Evoluzionismo contro creazionismo?

Evoluzionismo contro creazionismo?

Il grande dibattito tra i due poli opposti sulla genealogia delle idee sull'origine della vita sulla Terra, ovviamente - se mi riferisco alla vita in generale sto estrapolando, o andando oltre l'ambito del dibattito sulle origini della vita - nasconde il vero dilemma sulle differenze che oppongono le due fazioni principali alla domanda: da dove è venuta la vita; come è venuta; e quando è nata?

La differenza più grande tra le due fazioni principali nel dibattito sull'origine della vita è stata nascosta dalla metafora più centrale, su cui nessuna delle due fazioni del dibattito ha un'idea chiara.

Evoluzionismo.

Il modello esplicativo scientifico sull'origine della vita parte dalla metafisica, da cui si sostiene che la materia insensibile si affida al caso, alla brutalità di un modello di universo privo di intelligenza e che opera attraverso tentativi eccessivi al limite dell'infinito, e in questa regressione all'infinito solo la fortuna e il caso possono costruire e sostituire l'intelligenza pura e immateriale, ovviamente non spirituale, o aspirituale, con il modello probabilistico puro e semplice che opera con la forza bruta, solo per dimostrare che non necessita di: intenzionalità, né intelligenza, né interferenza intenzionale, né di altro che della logica del feedback o della logica dell'induttivismo della legge dei grandi numeri, ovvero del determinismo dei fatti compiuti che spiega a posteriori le vere cause: ovvero, le conseguenze o i risultati spiegano e scelgono le cause.

Le cose funzionano perché le cause giuste erano presenti in anticipo e per caso, ma, certamente, il risultato è ciò che giustifica e crea le cause, in una causalità invertita.

L'evoluzionismo spiega e giustifica le cause attraverso fatti conseguenti, e non viceversa, dato che non ogni causa produce un certo risultato previsto o prevedibile, ma solo un insieme di cause a posteriori derivate dai risultati, dove gli effetti giustificano le cause.

Gli effetti creano e spiegano le vere cause.

Questo meccanismo euristico della legge dell'evoluzionismo delle specie è una causalità inversa in cui non si sa in anticipo se tutte le leggi dell'evoluzione funzioneranno: si sa solo che hanno funzionato perché non hanno prodotto i loro effetti in anticipo con le stesse leggi.

Questo è il problema epistemologico dell'esclusione totale dell'intelligenza e della prevedibilità nel metodo evoluzionistico.

Non c'è intenzionalità, né c'è intelligenza dietro l'evoluzione, l'evoluzione è stupida, incomprensibile e imprevedibile, costituisce un sistema di credenze nella stupidità e nella totale mancanza di: informazione e controllo; pianificazione e divisione di funzioni e compiti nel processo; mancanza di obiettivo e scopo.

L'evoluzionismo è un'aberrazione nel mondo dell'informazione, dell'organizzazione, dell'intelligibilità e della razionalità. È privo di scopo.

Presupposti dell'evoluzionismo:

a) non c'è intelligenza nell'universo materiale;

b) le conseguenze (gli effetti - i fatti) spiegano e giustificano le loro cause;

Creazionismo.

Il creazionismo non cerca di introdurre l'intelligibilità o la razionalità nel suo scopo esplicativo, ma sottolinea la presenza centrale dell'intelligenza nell'equazione della vita come progetto dotato di coerenza, razionalità, controllo, amministrazione e prevedibilità.

Escludendo l'ipotesi che la creazione presupponga un creatore, escludendo la figura del creatore come attore attivo, l'intelligenza, non essendo uno spirito né qualcosa di materiale, sarebbe quindi immanente all'universo senza far parte di alcun tipo di entità nell'universo, ma solo un sistema informativo e, in quanto tale, un insieme di dati organizzati e appartenenti a un protocollo manipolabile da un software che organizza l'universo e si presenta all'intelligenza umana sotto forma di leggi scientifiche, ovvero un insieme decifrabile e conoscibile di leggi della natura che chiamiamo discipline scientifiche.

Chi o cosa manipola la conoscenza delle leggi dell'universo e come lo fa?

La conoscenza chiamata creazionismo introduce la variabile o il fattore omesso dall'evoluzionismo che esclude l'intelligenza, immaginando che l'intelligenza sia completamente superflua come parte del processo di sviluppo e creazione della vita.

Presupposti del creazionismo:

a) l'universo è intelligente;

b) l'universo è proattivo e non semplicemente passivo e reattivo.

Conclusioni:

Per superare questa impasse, gli evoluzionisti hanno ammesso che non esiste intelligenza nell'universo e hanno creato un'autogiustificazione che elimina la necessità di leggi di natura diverse dal caso, muto e indifferente, meramente reattivo, privo di proattività, intelligenza e prevedibilità. Tutto è materia, tutto è grezzo, tutto è privo di significato, tutto è privo di scopo e, in definitiva, lo scopo nasce dall'utilità circostanziale stessa, attestata, approvata e utilizzata dall'ambiente senza un progetto o una progettazione razionalmente premeditata.

Non esiste scopo o finalità perché non ammette l'intelligenza come parte del suo concetto puro: la scienza è un mero incidente.


Roberto da Silva Rocha, professor universitário e cientista político

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